Flavonoidi e valeriana
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15 Settembre 2017L’ipertiroidismo è una sindrome causata da un’anomala produzione di ormoni da parte della tiroide.
Questa ghiandola, in uno stato d’iperattività, rilascia, cioè, un eccesso di ormoni T3 e T4 nel sangue. Questi ormoni regolano la velocità del metabolismo e di conseguenza tutta una serie di processi chimici e funzioni vitali come la crescita, la fertilità, la digestione, il battito cardiaco e la frequenza respiratoria.
Questa disfunzione è piuttosto comune, soprattutto tra le giovani donne e, dopo il diabete, è la disfunzione endocrina più comune.
Cause dell'ipertiroidismo
Alla base dell’ipertiroidismo possono esserci varie cause.
Tra queste, le tiroiditi, infiammazioni della tiroide che possono provocare un’alterazione della sua funzionalità sia verso l’ipotiroidismo che verso l’ipertiroidismo.
Altra causa frequente sono i noduli tiroidei, il più delle volte silenti, che possono improvvisamente cominciare a influire sull’attività della tiroide ma anche il morbo di Graves-Basedow, di origine autoimmune: nei soggetti affetti da questa patologia le immunoglobuline prodotte dall’organismo stimolano la produzione ormonale della tiroide provocando, oltre ai sintomi tipici dell’ipertiroidismo, il gozzo.
Altre cause ancora possono essere il gozzo multi nodulare tossico, diffuso soprattutto nella popolazione tra i 50 e i 60 anni e nelle aree dove l’apporto di iodio è ridotto, il gozzo nodulare tossico, gli adenomi tossici che producono ormoni tiroidei e provocano una crescita asimmetrica della tiroide, l’esposizione a radiazioni o a sostanze tossiche e la produzione eccessiva da parte dell’ipofisi di TSH che va a stimolare la ghiandola.
Ultima causa, abbastanza frequente, è l’assunzione eccessiva di preparati stimolanti, anche vegetali, a scopo dimagrante o l’eccessiva assunzione di iodio.
Come si diagnostica l'ipertiroidismo
La diagnosi d’ipertiroidismo è abbastanza semplice, perché la malattia si manifesta solitamente con una serie di sintomi inequivocabili. Innanzitutto, il dimagrimento eccessivo e immotivato. Comunissimi anche disturbi come ipersudorazione, tremori, debolezza muscolare, gozzo.
Nell’ipertiroideo, inoltre, spesso la pelle si presenta molto calda a causa della vasodilatazione attraverso la quale il corpo tenta di disperdere il calore eccessivo dovuto all’aumento patologico dell’attività metabolica. I capelli tendono ad assottigliarsi e a diventare più fragili e lisci e, a volte, tendono a cadere provocando alopecia.
Comuni anche la tachicardia, la diarrea, irregolarità mestruale e disturbi oculari. Tra i sintomi, fondamentali sono quelli legati al sistema nervoso, come l’insonnia, l’iperattività e il nervosismo.
La diagnosi d’ipertiroidismo va effettuata tramite esami del sangue per valutare i livelli di T3, T4 e TSH. A questi esami va aggiunta un’ecografia o una scintigrafia della tiroide che aiuteranno a valutare la causa alla base dell’insorgere della patologia. A seconda della causa scatenante, poi, si deciderà se procedere con un’asportazione chirurgica totale o parziale della tiroide, con un trattamento farmacologico a base di tirostatici, per bloccare la sintesi ormonale, con la terapia basata sull’uso di iodio marcato, che distrugge le cellule impazzite o con la somministrazione di iodio radioattivo, con lo scopo di distruggere una parte o tutta la tiroide.
Quali rimedi usare
A queste soluzioni, si possono associare anche terapie a base di farmaci che controllano i sintomi invalidanti e fastidiosi della malattia: un esempio sono i beta-bloccanti, dall’azione antiaritmica, antipertensiva e antianginosi. Anche l’alimentazione è fondamentale: se, ad esempio, sarà necessario evitare sostanze stimolanti ed eccitanti come caffè e alcool, che vanno a peggiorare i sintomi a carico del sistema nervoso, e la carne, spesso contenente ormoni, saranno da privilegiare le verdure a foglia verde e in particolar modo le crocifere che riescono, secondo gli studi, a limitare la produzione di tiroxina.
Esistono, poi, una serie di rimedi naturali fitoterapici che possono alleviare vari sintomi dell’ipertiroidismo.
Il tarassaco, ad esempio, porta sollievo al fegato che può essere compromesso nelle sue funzioni dalla malattia.
La valeriana, invece, grazie alla sua azione calmante, è un ottimo rimedio per alleviare tachicardia, tremori e soprattutto insonnia. I componenti contenuti nelle radici, i rizomi e altre parti della pianta contengono varie sostanze che riescono, lavorando in sinergia, a dare effetti realmente calmanti e rasserenanti.
La valeriana è ampiamente utilizzata per alleviare i disturbi del sonno. Innanzitutto diminuisce il tempo impiegato per addormentarsi, poi migliora la qualità del sonno, diminuisce il numero di risvegli notturni, aumenta la profondità del sonno e il tempo di latenza, cioè il tempo che passa tra il momento in cui ci si mette a letto e i primi cinque minuti d’immobilità.
Assumendo da 450 a 600 mg di valeriana la sera, al miglioramento sensibile di tutti questi sintomi si associa assenza di sonnolenza al risveglio. Secondo gli studi più recenti, questa quantità di valeriana ha un effetto molto simile alle benzodiazepine, farmaci sedativi, ma senza effetti collaterali e senza provocare stordimento. Ad avere effetti sedativi sono principalmente l’acido valerenico e i valepotriati.
Questi componenti favorirebbero il rilascio dell’acido gamma-aminobutirrico, il GABA, un neurotrasmettitore prodotto dalle terminazioni nervose che ha un effetto sedativo sulle sinapsi. La valeriana diminuisce, inoltre, il tempo di comparsa del sonno a onde lente: è in questa fase che diminuiscono il tono muscolare, la frequenza cardiaca, la pressione e la frequenza respiratoria rallenta e si stabilizza. Ed è dunque questa la fase che permette di diminuire e alleviare tutti i sintomi dell’insonnia legati all’ipertiroidismo.
E’ indubbio che per chi soffre d’insonnia legata all’ipertiroidismo, l’assunzione di valeriana può notevolmente alleviare i fastidi della malattia in modo del tutto naturale: un buon riposo notturno, accompagnato dalla diminuzione del battito cardiaco e da una stabilizzazione del sistema nervoso sono sicuramente un ottimo risultato raggiungibile senza l’uso di farmaci chimici.
Chi vuole approfondire la conoscenza degli effetti positivi della valeriana sul sonno troverà interessantissimo questo studio della European Medicines Agency: http://www.ema.europa.eu/docs/it_IT/document_library/Herbal_-_Summary_of_assessment_report_for_the_public/2010/03/WC500075791.pdf
Per approfondire le possibilità di alleviare l’insonnia da ipertiroidismo con la valeriana e con altri rimedi fitoterapici e omeopatici, infine, si può dare un’occhiata allo studio della Società Medica Bioterapica Italiana: http://www.smbitalia.org/cahiers/pdfs/2003/3-2003/SMB%20stress%20omeopatia.pdf
L'ipertiroidismo è una patologia diffusa. L'insonnia ne è un tipico sintomo. La valeriana rappresenta un ottimo rimedio fitoterapico per alleviarla.